ANASF-EFPA TRAINING ROOM

 

15/11: TI ASPETTIAMO IN SALA CHAGALL

Il programma della Anasf-Efpa Training room è accreditato per 5 ore ai fini del mantenimento delle Certificazioni EIP, EFA, EFP e ESG.
Per avere i crediti sarà necessario seguire l’intero programma della training room.

Il salone.SRI si qualifica come un evento di formazione, sia per gli operatori sia per i risparmiatori e, per il secondo anno consecutivo, promuove la training room, un’area dedicata di formazione sul campo in coordinamento con partner tecnici e istituzionali.

Una training room aperta al pubblico con sessioni specifiche, di 45 minuti ciascuna, studiate per evidenziare:

  • i risultati delle ricerche su Asset manager, aziende e  soggetti istituzionali
  • i nuovi trend del settore
  • le piattaforme di analisi con focus ESG

 

portafoglio.ESG: come rispondere alle esigenze di MiFID II

La normativa è “chiara”, la direttiva europea MiFID II richiede ai consulenti finanziari di raccogliere le preferenze sostenibili dei clienti e di misurare la quota minima investita in prodotti ecosostenibili (Tassonomia), sostenibili (SFDR), e che considerano i principali effetti negativi (PAI). Ma ciò non basta a capire “quanto” e “come” un fondo o ETF ESG si differenzia da altri nelle proprie attività. Da qui l’importanza degli European ESG Templates (EET), file excel con più di 600 colonne di differenti dati ESG, che gli asset manager compilano per riportare le caratteristiche sostenibili dei propri fondi ed ETF. Anche questo template, però, non è di semplice utilizzo per consulenti finanziari, ricercatori, analisti o investitori.

Con un database aggiornato mensilmente con tutti i dati ESG dichiarati negli EET da oltre 100 asset manager internazionali (per un totale di 75.500 prodotti), e la disponibilità gratuita agli iscritti di ETicaNews, la nascita di portafoglio.ESG sancisce la semplificazione del lavoro di analisi dei prodotti ESG, mantenendone tuttavia la massima integrità. Per la prima volta è possibile con un solo click scoprire quanto è sostenibile il proprio portafoglio di fondi ed ETF, rispondendo dunque anche alle esigenze di MiFID II.

Come scegliere un fondo SRI? Proviamo a identificare alcune linee guida per arrivare a una valida scelta all'interno del grande panorama SRI di oggi

Speaker:

  • Coline Pavot, Head of Responsible Investment Research @LFDE
  • Silvia Forni, Sales Support @LFDE

Negli ultimi anni, l’interesse nei confronti degli investimenti socialmente responsabili ha iniziato a farsi strada con maggior vigore e, di fronte a quest’esigenza, non si è fatta attendere la risposta delle società di gestione. L’offerta di fondi SRI è incredibilmente aumentata e con essa anche la necessità di saper riconoscere un buon prodotto sostenibile.

Il tema resta ancora piuttosto soggettivo e, di conseguenza, non è così semplice identificare una formula prestabilita e definitiva da applicare ai fini di una selezione “perfetta”. Possiamo provare, però, a identificare alcuni step da adottare per riconoscere un buon fondo SRI all’interno del grande panorama di oggi.

Nella lezione si andrà in primis a presentare il fiorente panorama dei Label – andando a definire e commentare alcuni dei più noti label europei (ISR Label del governo francese, Greenfin Label, Label Towards Sustainability, Label FNG, ecc.). Si proseguirà poi concentrandosi sull’approccio del fondo di investimento, analizzando 4 punti chiave:

  1. L’approccio ESG del fondoscegliere un approccio ESG di qualità à analizzare come viene effettuata l’analisi ESG e come quest’ultima è integrata nel processo di investimento (esclusioni, qualità dell’analisi ESG, selettività monitoraggio e controlli); 
  2. Il dialogo con gli azionistiscegliere un investitore aperto al dialogo con gli azionisti à capire quale sia la politica di voto e di engagement della società di gestione; 
  3. La trasparenzascegliere un investitore trasparente à capire quale trasparenza ci è offerta e come essa viene comunicata (trasparenza della metodologia, degli investimenti e accesso all’informazione);
  4. La società di gestionescegliere una società di gestione responsabile à capire quale approccio ha adottato la società di gestione in termini di responsabilità (politica CSR, Integrazione ESG, engagement dei team, comunicazione).

 

A concludere si terrà un momento di Q&A.

Infrastrutture quotate per costruire il mondo di domani

Speaker:

  • Nicola Mutinelli | Head of Advisory Clients – M&G Investments

In questa sessione approfondiremo come le infrastrutture quotate costituiscano la colonna portante dell’economia globale. Gli investimenti infrastrutturali di oggi saranno la base del funzionamento della società di domani. Saranno infatti necessari investimenti ingenti in infrastrutture per la transizione verso un futuro a basse emissioni di carbonio. M&G (Lux) Global Listed Infrastructure Fund investe in titoli che soddisfano i Criteri ESG e i Criteri di Sostenibilità e, a nostro avviso, è la soluzione ideale per combattere con successo tutte le sfide poste dal cambiamento climatico.

Greenwashers o ESG leaders? Come misurare, e valutare, la sostenibilità delle Nazioni per una selezione obbligazionaria responsabile.

Speaker:

  • Alessandro Fonzi, CFA, Deputy Head of International Sales, Country Head Italy di DPAM

Purtroppo gli eventi recenti, dal conflitto in Ucraina a quello israeliano-palestinese scoppiato nelle ultime settimane, hanno dimostrato quanto la stabilità geopolitica, unita a una gestione politica trasparente e democratica, siano fondamentali per lo sviluppo e la prosperità di una Nazione e, di conseguenza,  anche per la protezione degli investimenti in quel determinato Paese. Le ripercussioni sui mercati in seguito allo scoppio di un conflitto, o dell’inasprirsi di tensioni, sono rapidissime. Mai come oggi quindi è importante capire come è possibile selezionare al meglio i Paesi in cui investire, per costruire un portafoglio obbligazionario diversificato, che sappia beneficiare di interessanti opportunità a livello globale, evitando rischi eccessivi.

Nel corso del workshop, metteremo a disposizione l’esperienza pionieristica di DPAM nell’analisi di sostenibilità delle Nazioni OCSE ed Emergenti, per capire quali aspetti dovrebbero essere considerati e come il fattore della sostenibilità entra in gioco, in questo contesto. Perché un Paese sostenibile si impegna a garantire pienamente la libertà dei suoi cittadini e investe nel loro sviluppo personale e nel loro benessere. È rispettoso dell’ambiente ed è affidabile in termini di responsabilità e impegni internazionali. Inoltre, garantisce il proprio futuro investendo nelle prossime generazioni (istruzione e innovazione).

Partendo dal rispetto dei principi democratici, che stanno alla base del nostro modello, identificheremo quali altre macro aree dovrebbero essere considerate per un’analisi a 360° delle prospettive di sviluppo di una Nazione.

Vedremo come sia essenziale valutare i diversi livelli di sviluppo dei Paesi per poterli comparare in maniera più equa: abbiamo infatti sì la differenza tra mercati sviluppati ed emergenti, ma anche quella tra Nazioni emergenti che si trovano a su piani distinti di sviluppo sostenibile. Capiremo come tutte queste variabili vadano considerate, nel momento di un’analisi di sostenibilità, per non rischiare di penalizzare chi, anche se con difficoltà, sta dimostrando di compiere passi importanti in una direzione di sviluppo più responsabile.

Il tutto ricordandoci il nostro duplice obiettivo in qualità di investitori responsabili: da un lato identificare rischi e opportunità in ogni area geografica, per costruire un portafoglio solido e resiliente; dall’altro, favorire i finanziamenti ai Paesi gestiti in modo sostenibile, trasmettendo anche ai responsabili politici un messaggio chiaro sul fatto che la sostenibilità di un Paese può essere un fattore chiave per l’interesse degli investitori.

Net Zero istruzioni per l’uso: l’esperienza di EURIZON

Speaker:

  • Ilaria Gentili | Senior ESG Analyst, Eurizon Capital
  • Edoardo Mameo | Quantitative Sustainability Analyst presso Eurizon Capital
  • Michela De Luca | Portfolio Manager nel team Equity Research & Portfolio Mgmt di Eurizon Capital

L’incontro si propone di affrontare il tema del cambiamento climatico visto dal punto di vista degli Asset Manager ed in particolare dell’Alleanza chiamata Net Zero Asset Managers Iniziative (NZAMI) di cui Eurizon è membro e firmatario dal novembre 2021. Partendo da alcuni accenni storici sugli Accordi di Parigi e le decisioni internazionali che ne sono conseguite si passerà poi a descrivere gli obiettivi della NZAMI. Grazie alla partecipazione alla menzionata iniziativa, Eurizon porterà la sua esperienza di strutturazione dei 4 target relativi agli obiettivi di decarbonizzazione che l’Allenza chiede di raggiungere entro il 2050. I target si chiamano rispettivamente: Asset Level Alignment Target, Portfolio Level Reference Target, Stewardship Target e Climate Solution Target. Successivamente, Eurizon presenterà la sua esperienza pratica in relazione all’attività di engagement con società del settore del cemento ed infine, la presenza di un fondo con obiettivo Net Zero.

ESG, competenze sempre più elevate: in arrivo il livello “Expert” della Certificazione EFPA ESG Advisor

Dopo il successo della Certificazione EFPA Esg Advisor, EFPA Europe ha deciso di alzare l’asticella delle competenze in ambito ESG. Carluccio e Deroma racconteranno il perché di questa scelta e il programma del nuovo livello

Relatori:

  • Marco Deroma, Presidente EFPA Italia
  • Emanuele Maria Carluccio, Chairman EFPA Europe